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Per la tutela della salute dei frequentatori del Circolo, il Consiglio ha deciso di chiudere il locale fino al rientro dell'emergenza sanitaria.
Restate tutti il più possibile a casa e limitate i contatti sociali allo stretto necessario, per la tutela dei vostri cari e di tutta la popolazione più fragile, e se si presentassero sintomi sospetti chiamate il numero di competenza regionale: 800 55 60 60.
Il Comune ha inoltre messo a disposizione un numero di telefono per organizzare servizi di spesa e consegna medicinali a domicilio per persone anziane o immunodepresse sole, che non possono lasciare la propria abitazione e che non possono far fronte attraverso familiari e conoscenti. Per attivare il servizio contattare il numero 055 8833270 dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 dal lunedì al venerdì.
Ad ogni duro inverno segue una bella primavera... Un abbraccio virtuale a tutti in questo momento difficile.

Io sottoscritto Simone Giuntini, consigliere del Circolo ARCI Pieralli Brunetto,

considerato che:
- l'attuale Consiglio e l'attuale organo di presidenza è subentrato in conseguenza dell'improvvisa perdita del nostro ex Presidente Doriano, con mandato temporaneo limitato all'adeguamento del Circolo all'entrata in vigore delle norme del terzo settore, questione ormai risoltasi da più di un mese;
- al momento della prima riunione con Vab e Festa Sociale per discutere di come svolgere le sagre estive, un singolo consigliere, senza prima passare dal Consiglio, ha subito affermato che il Circolo non sarebbe riuscito ad organizzare indipendentemente il Fresco d'Estate, condizionando sin dall'inizio l'intero processo decisionale con la propria opinione di singolo;
- l'assemblea dei soci e dei volontari, chiamata ad esprimersi sulla possibilità di svolgere il Fresco d'Estate separatamente o contemporaneamente alla Festa Sociale, si è espressa nel seguente modo: qualora per mancanza di volontari non si riuscisse a svolgere indipendentemente il Fresco d'Estate, si sarebbe accettato di gestire uno stand pizzeria nell'ambito della Festa Sociale, purché la gestione economica di tale stand fosse completamente indipendente;
- dopo l'assemblea una parte del Consiglio si è mobilitata straordinariamente per trovare nuovi volontari e consentire il normale svolgimento della festa, con esito considerevolmente positivo malgrado i tempi ristretti: i volontari sono stati trovati, ma sono stati ritenuti "troppo inesperti" dagli altri componenti del Consiglio, vanificando così gli sforzi profusi;
- dopo l'assemblea, il Consiglio del Circolo ha ritenuto opportuno votare sulla decisione di svolgere indipendentemente o insieme alla Festa Sociale la propria sagra, malgrado dagli organizzatori della Festa Sociale fosse emersa la mancanza di disponibilità ad assecondare le condizioni chieste dall'assemblea dei soci del Circolo, assemblea che ricordiamo dovrebbe essere l'organo decisionale supremo di riferimento per il Circolo: la votazione su una questione così delicata ha spaccato il Consiglio, con esito 5 a 4 - con un astenuto - in favore dello svolgimento della festa relegando il Circolo ad associazione afferente alla Festa Sociale al pari delle altre già presenti, andando così contro alla volontà degli stessi Soci; sarebbe stato altresì opportuno, molto probabilmente, che i consiglieri meno coinvolti nell'organizzazione e nello svolgimento della festa, oltre agli eventuali consiglieri coinvolti nell'organizzazione della Festa Sociale e quindi in conflitto d'interessi, si astenessero da tale votazione;
- ricordando che più volte, prima che si giungesse alla decisione in merito allo svolgimento della festa, ho invitato la Presidente ed il Consiglio a prendere atto della necessità di un rinnovo nelle cariche dirigenziali per garantire una miglior distribuzione degli incarichi ed una maggiore rappresentatività dei soci effettivamente impegnati nel Circolo, necessità resa ancora più evidente dal numero di Consiglieri venuti meno (Doriano Franchini, Marco Pacianti, Fabio Collini, Gabriele Tribbioli e Vittoria Conti) e dallo scarso numero di consiglieri effettivamente attivi;

Preso inoltre atto che
- molti consiglieri interpretano liberamente le regole decise dal Consiglio stesso e, a seconda dei casi, impongono ad altri regole che in primis non rispettano, anche perché non rimane traccia se non negli eventuali appunti personali di quanto deciso e discusso nelle varie riunioni di consiglio, creando quindi iniquità e pregiudicando il sereno svolgere dell'attività del resto del Consiglio; il tutto assecondato dall'immobilismo della Presidente e con il sovraccarico di tutte le mansioni su pochi Consiglieri;
- che il Consiglio invece di aprirsi a nuove forze sembra sempre più implodere e ridurre i propri spazi decisionali demandandoli a sempre meno incaricati;

Il sottoscritto ritiene dunque:
- che siano venute meno le condizioni per una serena permanenza all'interno del consiglio;
- di dissociarsi, così come ha fatto la maggior parte del corpo sociale, dalla decisione presa in merito allo svolgimento della festa, e di non ritenersi più rappresentato dall'attuale Consiglio;
- con la possibilità che questo intollerabile clima spiacevole perduri fino allo svolgimento della festa se non oltre, di non essere disponibile ad essere coinvolto nella sua organizzazione, anche tenuto conto delle fughe in avanti compiute dai coorganizzatori della festa (vab che prima del 4 febbraio sente legri dicendo che la festa si fa insieme a luglio, festa sociale che il 15 febbraio scrive alle orchestre del liscio - prima che sia costituita la commissione eventi unitaria - che la festa si fa insieme tutto luglio).

Tenuto conto di quanto sopra:
- sono consapevole che nel Consiglio ci si confronta e non ci si scontra, per cui mi auguro che le riflessioni sopra riportate non appaiano come offese ma costituiscano uno spunto di riflessione costruttivo;
- auspico un tempestivo rinnovo delle cariche dirigenziali e del Consiglio, al quale in caso di rielezione resto disponibile a partecipare purché si cambi nettamente la direzione intrapresa e si reintrecci un costruttivo e rispettoso dialogo con la base sociale, anima del Circolo;
- propongo questo rinnovamento delle cariche non per escludere qualcuno, ma per integrare nuove forze, e mi auguro che il resto degli attuali consiglieri, se lo ritiene opportuno, voglia ricandidarsi per garantire continuità nell'interesse del Circolo stesso.

Detto e considerato tutto questo, rassegno le mie dimissioni da Consigliere del Circolo a partire dalla data odierna.

Simone Giuntini, 18/2/2020