"Il quotidiano fiorentino La Nazione usciva il giorno Martedì 12 marzo 1878 riportando, insieme ad importanti notizie sull'andamento della crisi di governo in corso e sulle manovre del cancelliere Bismark per consolidare il ruolo della Germania nel sistema di equilibri europeo, un lungo e dettagliato trafiletto nel quale si annunciava l’avvenuta nascita di una nuova associazione nella piccola frazione calenzanese di Carraia, nella Val di Marina. Il taglio dell’articolo era fortemente caratterizzato da quei sentimenti di gioia e di festosa felicità quale, a detta dell’articolista, si può vedere soltanto nella sana vita della campagna e nella semplicità dei cuori dei suoi abitanti, in un’arcadica visione del mondo rurale che vive all’ombra protettiva del suo campanile.L’associazione, il cui nome di Società Musico-Filodrammatica di Carraia marcava chiaramente gli intenti che si prefiggeva, era il frutto dell’iniziativa di don Scipione Salmoria da poco tempo arrivato a Carraia con idee ed energie giovanili, come pievano della secolare pieve poste alle falde della Calvana a guardia di un’antica viabilità pedecollinare. Ne facevano parte giovani ed abitanti maschi di quella frazione (le donne ne erano escluse) che avevano aderito con entusiasmo all’iniziativa desiderosi di organizzare un piccolo corpo musicale ed una compagnia teatrale con l’intento di divertire e divertirsi istruendosi. Le riunioni e le prove venivano fatte nei locali della canonica, dove anche fu ricavato un piccolo teatro, e fin dall’inizio vi fu una partecipazione continua e costante. Se il corpo musicale incontrò varie difficoltà, dati i pochi strumentisti, e si limitò in gran parte ad un repertorio religioso e popolaresco, la compagnia dei filodrammatici ebbe un maggior successo ed un’attività intensa, della quale si ha riscontro non solo nei documenti, ma soprattutto nel numero di circa 700 libretti di commedie (cosa più unica che rara) conservati tuttora nell’archivio del sodalizio. Su iniziativa di alcuni soci, a questa attività più prettamente ludica, si affiancò quella di approfondimento di temi sociali e politici con lo scopo di formare cittadini onesti e responsabili. Ben presto l’associazione volle assumere anche precisi connotati sociali aggiungendo al nome e allo Statuto, quello di società di mutuo soccorso, da intendersi nell’ambito dei soci stessi. Sotto la guida del suo fondatore la Società Musico-Filodrammatica di Carraia prosperò in attività e numero di soci, tanto che non bastando più i locali ricavati nella canonica, all’inizio del Novecento si dette mano alla costruzione della nuova ed attuale sede. Il Fascismo non riuscì a sradicare questo sodalizio che aveva permeato di se la vita della frazione, e solo la morte del suo fondatore, la guerra e il cambiamento sociale e politico della popolazione di Carraia, determinò la trasformazione di questa antica associazione, rimasta però sempre ancorata alle sue origini popolari. Sappiamo tutto ciò per il fatto che si conservano integralmente i verbali redatti scrupolosamente dal segretario Vittorio Corzani, e tutti i documenti relativi all’attività sia culturale che ricreativa. L’unicità di questo patrimonio è tale che (data la precarietà dello stato di conservazione) tutti i documenti vengono ora integralmente trascritti e digitalizzati. Per il periodo dal dopo guerra ad oggi, invece, si dovrà fare riferimento alla testimonianza orale.
A cura di Vincenzo Rizzo."
Il primo verbale dell'Associazione Musico-Filodrammatica di Carraia è accessibile qui